Industria manifatturiera: come vincere la sfida del preventivo
Saper valutare correttamente i costi di produzione è sempre più strategico per le aziende manifatturiere e per tutte quelle realtà che hanno a che fare con la creazione e il trattamento di prodotti e materiali fisici, dalla fabbrica alla fattoria.I costi di produzione hanno una componente più o meno fissa, che può includere gli stipendi base, gli immobili, l’acquisto delle attrezzature, e una molto variabile legata per esempio ai costi dei materiali, degli straordinari, della riparazione di un guasto improvviso. Poter disporre in anticipo di una visione di insieme di tutte queste spese è fondamentale per avere un’idea realistica dei margini di profitto dell’impresa.
OK il prezzo è giusto
Un fattore ancora più importante in un contesto che premia la capacità di produrre “su commessa”, in base agli ordini del cliente, senza poter contare troppo su quelle economie di scala tipiche della produzione di massa, dove i costi unitari sono bassi ma le marginalità si riducono di conseguenza.Per molte PMI italiane, questo tipo di produzione, agile e reattiva, è un forte elemento di competitività. Ma come si affronta la sfida del giusto “price point”, in sede di preventivo e di pianificazione della produzione? Anche in questo caso le tecnologie e il software della smart industry possono venirci incontro e Latitudo è in grado di offrire un mix di approcci davvero vincente, con una piattaforma che unisce la capacità di inventario e gestione delle macchine e dei materiali, con gli strumenti analitici in grado di trasformare i dati forniti dalla logistica, dai magazzini e dagli impianti in informazioni sui valori reali dell’input e dell’output.
Produzione su commessa
Queste informazioni sono preziose per le aziende manifatturiere che continuano a operare in base a un catalogo predeterminato di pezzi disegnati e prodotti in maniera ottimizzata, perché aiutano a ottimizzare i costi unitari e i risicatissimi margini. Ma sono addirittura vitali per le imprese – e sono sempre più numerose – che riforniscono i loro clienti in base a ordini molto puntuali e ogni volta diversi, per caratteristiche dei prodotti e volumi di pezzi in lavorazione. È sempre più difficile impostare una produzione su commessa come si faceva una volta, quando il massimo della digitalizzazione era rappresentato da una serie di fogli Excel che venivano stampati e consegnati ai responsabili delle linee di produzione. Grazie a piattaforme come Total Asset Control, possiamo sfruttare tutte le capacità delle macchine a controllo numerico e della sensoristica della Internet of Thing, per misurare con precisione i tempi di lavorazione e l’impegno delle risorse, i materiali consumati, le eventuali fasi di rilavorazione; o per intervenire preventivamente sui “fermi-macchina” che possono far saltare in aria l’intera pianificazione.
Spese materiali
Anche il lato della gestione dei materiali, in questo senso, è un vero bacino di costi nascosti. La variabilità dei prezzi, della disponibilità e dei costi di movimentazione e stoccaggio di molte materie prime, per esempio, ha un impatto finanziario rilevante. La corretta pianificazione della produzione aiuta molto ad assicurare un buon funzionamento dei magazzini e di tutti i sistemi di approvvigionamento, in modo che la fabbrica – o diverse fabbriche dislocate in punti diversi – possa disporre esattamente dei materiali che servono alla produzione. Grazie a queste informazioni, gli uffici che si occupano dell’acquisto della materia prima possono evitare di ordinare volumi eccessivi di una sostanza o di un metallo che in quel momento ha un prezzo molto alto. O viceversa possono procurarsi in anticipo un materiale a buon mercato e meno oneroso in termini di spese di trasporto e immagazzinamento.
Costi sotto Total Control
Il business della produzione – e della sua competitività – è sempre stato un delicato gioco di incastri, fatto di tanti pezzi di forma non sempre prevedibile. Uno strumento come Total Asset Control aiuta a risolvere il puzzle del preventivo corretto e a prendere le decisioni giuste nelle situazioni più complesse, proprio perché non perde mai di vista le informazioni ad alta variabilità che oggi ci arrivano da più fronti. Come un fiume in piena di dati che nessun foglio Excel potrebbe mai imbrigliare.
Industria manifatturiera: come vincere la sfida del preventivo
Saper valutare correttamente i costi di produzione è sempre più strategico per le aziende manifatturiere e per tutte quelle realtà che hanno a che fare con la creazione e il trattamento di prodotti e materiali fisici, dalla fabbrica alla fattoria.I costi di produzione hanno una componente più o meno fissa, che può includere gli stipendi base, gli immobili, l’acquisto delle attrezzature, e una molto variabile legata per esempio ai costi dei materiali, degli straordinari, della riparazione di un guasto improvviso. Poter disporre in anticipo di una visione di insieme di tutte queste spese è fondamentale per avere un’idea realistica dei margini di profitto dell’impresa.
OK il prezzo è giusto
Un fattore ancora più importante in un contesto che premia la capacità di produrre “su commessa”, in base agli ordini del cliente, senza poter contare troppo su quelle economie di scala tipiche della produzione di massa, dove i costi unitari sono bassi ma le marginalità si riducono di conseguenza.Per molte PMI italiane, questo tipo di produzione, agile e reattiva, è un forte elemento di competitività. Ma come si affronta la sfida del giusto “price point”, in sede di preventivo e di pianificazione della produzione? Anche in questo caso le tecnologie e il software della smart industry possono venirci incontro e Latitudo è in grado di offrire un mix di approcci davvero vincente, con una piattaforma che unisce la capacità di inventario e gestione delle macchine e dei materiali, con gli strumenti analitici in grado di trasformare i dati forniti dalla logistica, dai magazzini e dagli impianti in informazioni sui valori reali dell’input e dell’output.
Produzione su commessa
Queste informazioni sono preziose per le aziende manifatturiere che continuano a operare in base a un catalogo predeterminato di pezzi disegnati e prodotti in maniera ottimizzata, perché aiutano a ottimizzare i costi unitari e i risicatissimi margini. Ma sono addirittura vitali per le imprese – e sono sempre più numerose – che riforniscono i loro clienti in base a ordini molto puntuali e ogni volta diversi, per caratteristiche dei prodotti e volumi di pezzi in lavorazione. È sempre più difficile impostare una produzione su commessa come si faceva una volta, quando il massimo della digitalizzazione era rappresentato da una serie di fogli Excel che venivano stampati e consegnati ai responsabili delle linee di produzione. Grazie a piattaforme come Total Asset Control, possiamo sfruttare tutte le capacità delle macchine a controllo numerico e della sensoristica della Internet of Thing, per misurare con precisione i tempi di lavorazione e l’impegno delle risorse, i materiali consumati, le eventuali fasi di rilavorazione; o per intervenire preventivamente sui “fermi-macchina” che possono far saltare in aria l’intera pianificazione.
Spese materiali
Anche il lato della gestione dei materiali, in questo senso, è un vero bacino di costi nascosti. La variabilità dei prezzi, della disponibilità e dei costi di movimentazione e stoccaggio di molte materie prime, per esempio, ha un impatto finanziario rilevante. La corretta pianificazione della produzione aiuta molto ad assicurare un buon funzionamento dei magazzini e di tutti i sistemi di approvvigionamento, in modo che la fabbrica – o diverse fabbriche dislocate in punti diversi – possa disporre esattamente dei materiali che servono alla produzione. Grazie a queste informazioni, gli uffici che si occupano dell’acquisto della materia prima possono evitare di ordinare volumi eccessivi di una sostanza o di un metallo che in quel momento ha un prezzo molto alto. O viceversa possono procurarsi in anticipo un materiale a buon mercato e meno oneroso in termini di spese di trasporto e immagazzinamento.
Costi sotto Total Control
Il business della produzione – e della sua competitività – è sempre stato un delicato gioco di incastri, fatto di tanti pezzi di forma non sempre prevedibile. Uno strumento come Total Asset Control aiuta a risolvere il puzzle del preventivo corretto e a prendere le decisioni giuste nelle situazioni più complesse, proprio perché non perde mai di vista le informazioni ad alta variabilità che oggi ci arrivano da più fronti. Come un fiume in piena di dati che nessun foglio Excel potrebbe mai imbrigliare.
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